Pescina in finale per il riconoscimento di “Capitale italiana della Cultura 2025”

Pubblicato il 03/02/2023
Pubblicato in: Cultura
Pescina in finale per il riconoscimento di “Capitale italiana della Cultura 2025”

La città di Pescina, che ha dato i natali al Cardinale G.R. Mazzarino ed allo scrittore Ignazio Silone, ha conquistato la finale della Capitale Italiana della Cultura, l’unica a rappresentare la Regione Abruzzo.
Una fantastica progressione di presenze e di azioni storiche e culturali, con le sue due Case Museo, animate con incisività dai propri direttivi guidati dalle Presidenze di Tiziana Cucolo e di Franco F. Zazzara. Il tutto affiancato dal vitale mondo del volontariato e dell’associazionismo dell’intero territorio, con il ruolo propulsivo della Diocesi di Avezzano, con il Vescovo Monsignor Giovanni Massaro ed il Vicario Generale, Don Giovanni Venti.

Su queste premesse di valore si è lanciata la sfida del Comitato promotore, che ha risposto al Bando del MIC per la Capitale della Cultura 2025, attraverso il suo dossier “LA CULTURA NON SPOPOLA”.
Una risposta corale, che ha portato la città di Pescina, l’Abruzzo e le Aree interne italiane all’attenzione delle Istituzioni culturali nazionali, per affrontare la sfida di invertire il loro declino e lo spopolamento in atto di vasti territori montani ed isolati.
Una storia con tante altre storie, spesso dolorose, di intere comunità e famiglie, già prima nel ‘900 costrette ad emigrare in tutto il mondo ed ora anche nel nuovo millennio, con la cosiddetta “fuga dei cervelli“, che ha ulteriormente impoverito tante regioni, ritardandone le loro prospettive di rinascita e sviluppo. Oggi, si presenta un percorso condiviso che vuole coinvolgere tutto il mondo istituzionale, imprenditoriale e sociale, a partire dalla nostra regione Abruzzo, al fine di poterne rappresentare tutte le istanze, rafforzando così la rappresentatività di un'”Idea-Progetto” altamente strategica ed innovativa che costituirà certamente “un seme sotto la neve”, destinato comunque a germogliare e produrre buoni frutti per tutti.

 

 

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