Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) è lo strumento attraverso il quale il cittadino può tracciare e consultare tutta la storia della propria vita sanitaria, condividendola con i professionisti sanitari per garantire un servizio più efficace ed efficiente.
In questa situazione di emergenza sanitaria l'utilità del FSE risulta palese.
Vediamo, però, qual'è la situazione in Italia e, in particolare, nella Regione Abruzzo. Purtroppo, come si può verificare dal sito https://www.fascicolosanitario.gov.it/, l'Abruzzo è penultimo preceduto, nella classifica della maglia nera, dalla sola Regione Calabria.
La Regione Abruzzo, infatti, ha realizzato solo il 36% del programma di attuazione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), fermo al 27 gennaio 2017, ed è largamente staccata dalle regioni confinanti Molise, Marche e Lazio tutte al 99%.
I Fascicoli Sanitari Elettronici(FSE) attivati in Italia sono oltre 18 milioni con più di 279 milioni di referti digitalizzati.
A testimonianza dell'importanza di questo strumento sanitario anche il Decreto Rilancio post Coronavirus se ne è occupato con la conversione del Decreto Legge n. 34/2020 nella L. 17 luglio, n. 77 con la quale sono state apportate novità rilevanti per il Fascicolo Sanitario Elettronico.
Queste le principali nuove disposizioni sul Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE):
- vengono estese le tipologie di dati sanitari e socio-sanitari che confluiscono nel FSE: sono così inclusi anche quelli che riguardano le prestazioni erogate al di fuori del Sistema sanitario nazionale, non solo quelle interne al SSN;
- l’attivazione e l’alimentazione del FSE diviene automatica e più agevole. Il cittadino non dovrà più richiedere l’apertura del proprio fascicolo e dare il proprio consenso alla sua alimentazione, ma potrà sempre decidere chi può accedere ai suoi dati sanitari, attraverso il meccanismo del consenso esplicito. Resta garantito, inoltre, il diritto di conoscere quali accessi siano stati effettuati al proprio FSE;
- vengono estese le funzioni “di sussidiarietà” dell’Infrastruttura Nazionale per l’Interoperabilità dei Fascicoli Sanitari Elettronici (INI) a tutte le regioni che non hanno ancora attivato il FSE o alcuni suoi servizi e il potenziamento di INI. Nel tempo il FSE potrà essere alimentato attraverso l’Infrastruttura Nazionale per l’Interoperabilità con i dati sanitari già disponibili in merito alla donazione degli organi, le vaccinazioni e le prenotazioni, contenuti nel Sistema Informativo Trapianti, nelle Anagrafi vaccinali regionali e nei CUP di ciascuna regione o provincia autonoma;
- è prevista la pubblicazione sul Portale nazionale del FSE, previo parere del Garante per la protezione dei dati personali, delle specifiche tecniche dei documenti del FSE e del dossier farmaceutico.
Una vera e propria accelerazione impressa sulla scia di una necessità che il Covid-19 ha solo reso più evidente: il Fascicolo Sanitario Nazionale può essere di fondamentale importanza, ma occorre assolutamente accelerare per trasformarlo in uno standard, per farlo funzionare a dovere e per poterne trarre vantaggio quanto prima.